Saperi contadini – I giorni della merla

Giorni della merla

Scritto da PoggioalBosco

Gennaio 25, 2022

Il primo mese del calendario sta per concludersi e i giorni della merla, tradizionalmente noti come i più freddi dell’anno, sono ormai alle porte.

Il 29, il 30 e il 31 gennaio sono da sempre legati a quest’uccello dal piumaggio scuro che trascorre tutta la stagione gelida in Italia senza migrare. E che spesso incontriamo in giardino mentre beccuzza il prato alla ricerca di qualche lombrico.

Tante, tra loro simili o completamente diverse, sono le leggende che si celano dietro all’origine dell’espressione “giorni della merla”. E tra tutte ci piace ricordare quella che ci raccontavano i nostri nonni quando eravamo piccoli.

Per loro che erano contadini i giorni della merla costituivano un momento importante. Nonostante che la primavera fosse ancora lontana, la fine di gennaio segnava il passaggio verso l’aumento delle temperature e il “risveglio” della terra.

L’origine della leggenda

Si narra – così iniziavano i nostri nonni, sul divano, dopo una partita a carte – che in un tempo molto lontano Gennaio fosse invidioso di una Merla, ammirata per il suo bel becco giallo e per le piume bianche come la neve. Così si divertiva a tormentarla mandando sulla terra gelo e tempeste non appena usciva dal nido.

Stufa di subire angherie, la Merla si fece furba e per ventotto giorni (questa era a quel tempo la durata di Gennaio secondo la leggenda) non ebbe bisogno di uscire grazie alle abbondanti provviste che aveva messo da parte.

Ma l’ultimo giorno del mese la Merla commise un errore che segnò il destino della sua specie. Pensando di averlo ingannato, volò fuori dal nido ed incominciò a provocare Gennaio, dicendogli che quell’anno non era riuscito a farle congelare il becco neppure una volta.

Gennaio se la prese così tanto che andò dal fratello Febbraio, che invece vantava ben trentuno giorni, e gliene chiese in prestito tre. In questo modo avrebbe potuto vendicarsi della Merla impertinente mettendo in atto un piano diabolico.

Di lì a poco Gennaio ritornò sulla terra e scatenò una tremenda bufera di neve che durò per tutti i tre giorni. E la Merla, che era andata in giro a cercare del cibo, a causa del forte vento fu costretta a ripararsi in un comignolo.

Finite le intemperie, uscì dal comignolo sana e salva ma le sue candide piume erano diventate completamente nere a causa della fuliggine. Da allora gennaio ha trentuno giorni e i merli sono di colore bruno.

I giorni della merla oggi

Forse la storia sui giorni della merla nacque in un periodo storico in cui le temperature alla fine di gennaio erano effettivamente molto basse. Invece i dati scientifici relativi agli ultimi decenni, sebbene vi sia qualche eccezione, smentiscono questa tendenza.

Se infatti guardiamo le rilevazioni che il Centro Geofisico Prealpino ha raccolto dal 1967 ad oggi, scopriamo che il 29, il 30 e il 31 gennaio sono generalmente più caldi rispetto alla media mensile.

In ogni caso, visto che ogni anno è diverso, attendiamo frementi i giorni della merla per vedere come sarà il tempo. E speriamo che siano freddi, proprio come vuole la leggenda, perché in questo caso la primavera – sempre secondo i nostri nonni – sarebbe mite.

Qui a Poggio al Bosco, nel caso in cui le temperature si prospettassero rigide, saremmo felici di riscaldarci con un bicchiere di Solstizio, Cabernet Sauvignon in purezza, vino perfetto per la stagione invernale.

Noemi Bartalesi

ultima modifica: 2022-01-25T09:20:53+01:00 Il 29, il 30 e il 31 gennaio, tradizionalmente noti come i più freddi dell'anno, prendono il nome da una leggenda che ha come protagonista una merla. da Elena Boschini

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