“Per Santa Lucia lascia la ghianda e piglia l’ulìa”: avete mai sentito pronunciare questa simpatica rima da un saggio contadino? Se vi è nuova, siete curiosi di scoprire insieme a noi cosa voglia dire?
Santa Lucia
Santa Lucia, protettrice della vista, viene celebrata “il giorno più corto che ci sia” (altra espressione che nasce da questa ricorrenza): il 13 dicembre in molte città italiane l’atmosfera di magia pre-natalizia si unisce ad usanze secolari in onore della santa.
Nel nostro paese, in questa giornata speciale oppure la domenica successiva, le vie si riempiono di luci, colori, sapori, di musica e giochi per i bambini: Lucia è particolarmente importante per Tavarnelle Val di Pesa, di cui è stata il patrono per molti, moltissimi anni.
Il proverbio
Ma in che modo si lega la celebrazione di un santo alle tradizioni dei nostri contadini? Come in molti altri casi (se non lo hai ancora fatto, leggi il nostro articolo sull’estate di San Martino), attraverso un proverbio.
Un detto, rigorosamente in dialetto, risuonava nelle nostre campagne: “Per Santa Lucia lascia la ghianda e piglia l’ulìa”. Che, tradotto per i non toscani, significa: “Per Santa Lucia lascia la ghianda e prendi l’oliva”.
La ghianda
Quando i babbi pronunciavano queste parole, i figli smettevano di occuparsi della “ghianda”, cioè di cercare il cibo per i maiali. Perché – ricordiamolo – quasi tutti gli agricoltori di un tempo avevano, oltre alla vigna e all’oliveta, il bestiame: principalmente suini, ovini e bovini.
Un lavoro – anche questo – che richiedeva fatica, costanza e sacrificio. La nonna Maria spesso ci racconta che il nonno Primo si svegliava alle 3 di notte per andare a “governare” i vitelli e i maiali nella stalla e per avere poi il tempo di dedicarsi alle innumerevoli cose da fare nei campi.
“L’ulìa”
Dunque, lasciata da parte la ricerca delle ghiande nel bosco, in questi giorni la Maria, Primo e gli altri contadini della zona si dedicavano alla brucatura, cioè alla raccolta delle olive, che avveniva – naturalmente – a mano (clicca qui se vuoi saperne di più).
A noi sembra strano che le olive venissero raccolte a metà dicembre, visto che adesso nel Chianti iniziamo a stendere i teli sotto alle piante all’incirca la seconda o la terza settimana di ottobre, ben due mesi prima.
Ma dobbiamo pensare che, seppur nell’arco di poco tempo (giusto di qualche generazione), il clima è molto cambiato, così come le tecniche agricole. E tutto ora è anticipato rispetto alle abitudini dei nostri nonni e bisnonni.
Nonostante ciò, siamo felici di custodire e ricordare la storia di un vecchio proverbio che affonda le origini nella notte dei tempi: uno dei tanti tasselli che costituiscono la memoria storica di queste colline.
Santa Lucia a Poggio al Bosco
Voi che cosa farete per Santa Lucia? Noi, in onore della tradizione contadina, ci gusteremo una fetta di pane toscano con sopra il sale e il nostro olio biologico, che è ancora “pizzichino” come piace a noi.